Caldo estremo, risposta concreta per i detenuti di Uta

Una torretta refrigerante in ogni cella. Perché il caldo, dentro un carcere, può diventare insopportabile.

“Ringrazio Domus de Luna, Trony e il Consorzio Alimentis – ha detto Pietro Borruto, nuovo direttore del carcere – perché attraverso questa donazione i nostri detenuti possono cercare di vivere un’estate meno torrida. Io ho assunto l’incarico da pochi mesi ma Domus de Luna collabora con noi da diversi anni: il nostro obiettivo primario è dare ristoro non solo alla popolazione detenuta, ma più in generale a quanti vivono e lavorano all’interno dell’Istituto”.

“Abbiamo consegnato una torretta per ogni cella – ha dettagliato Ugo Bressanello, fondatore di Domus de Luna – per cercare di rinfrescare un po’ l’atmosfera e fare in modo che l’estate sia un po’ meno torrida, così che gli animi siano più sereni. E’ una delle iniziative che abbiamo messo in piedi, grazie alla collaborazione esistente con il nuovo direttore e la sua squadra. Siamo grati a chi ha consegnato le torrette, cioè Jumbo Trony, e a chi le ha pagate, cioè Alimentis, il consorzio sostenuto dalla Fondazione della Sardegna e dalla Regione Autonoma della Sardegna”. 

“È un gesto semplice ma importante, che parla di dignità e attenzione alle persone, anche nei luoghi dove talvolta si è portati a dimenticare la solidarietà. Il caldo può diventare insopportabile dentro una cella – ha concluso Bressanello. Proviamo ad evitare che gli animi si riscaldino e la reclusione diventi ancora più difficile da sopportare”.

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