20 lune di…

20 Lune. Molte più di quante pensassimo, molte meno di quante saranno ancora.

Il calendario di Domus de Luna quest’anno è occasione di ricordi e di prospettiva. E mentre si gioca con i nostri più piccoli a disegnare lune ed esprimere desideri per tutti i mesi del 2025, è difficile fare ordine con i pensieri.

Forse conviene partire dal nome, da Domus de Luna. Da quando più di vent’anni fa giravamo per gli uffici e parlava­mo con i tanti, forse troppi, funzionari di tanti, forse troppi, enti competenti della sicurezza e del benessere di bambini e ragazzi e mamme in condizioni di grave disagio.

Nel 2005 chiudevano gli Orfanotrofi, per legge, entro il 31 dicembre. Petra ed io, con qualche amico che da subito ci ha dato una mano, cercavamo di capire dove sarebbero finiti questi trentamila minori in uscita dagli istituti. Abbiamo allora deciso di fare la nostra parte, di aprire una casa per accoglierli e prendercene cura. E di farlo nel modo migliore possibile, visitando chi già lo faceva, studiando i modelli di riferimento, parlando con gli esperti del settore. Per questo Casa delle Stelle nasce diversa, cercando di mettere insieme le esperienze che ci sembravano migliori, provando un modello nuovo a metà tra casa famiglia e comunità. Dove accoglienza e cura fossero insieme, cuore e ragione, pro­fessionalità e abbracci. Pensando anche all’architettura degli spazi, a fare una casa bella e colorata, a renderla aperta e al tempo stesso protetta.

Negli uffici che giravamo con Petra, quando raccontavamo quello che stavamo già iniziando a fare, la risposta più frequente era un po’ domanda e un po’ esclamazione. “Voi volete la luna!” era diventata una frase ripetuta dai tanti che ci invitavano a volare più bassi, a replicare modelli e standard esistenti, a camminare per le strade battute. Per questo la fondazione partecipata subito da tanti amici si chiama Domus de Luna e la Luna è stato lo strumento che ha permesso l’apertura delle case dedicate a piccoli e meno piccoli, alle mamme con i loro figli. E che poi ha reso concreta l’idea di anticipare quando possibile il disagio, di portare un po’ di respiro e prospettiva con musica, arte e sport, anche e soprattutto dove non è facile entrare, dove spesso si conosce l’abbandono. Così come, in parallelo, ha permesso di poter pensare al dopo, ad una vita che abbia senso vivere, fondata sul rispetto, il lavoro, lo stare insieme. Exmè e Buoni e Cattivi, a provare un prima e un dopo diversi, innovando ma non troppo, con strumenti e modelli semplici.

Nascono così TiAbbraccio, il Teatro Dante, la Polisportiva Popolare, l’Altra Galleria e anche Casa Futuro con Codice Segreto. Insieme alla Locanda , al Circolo e al Rifugio dei Buoni e Cattivi. E negli ultimi anni l’Oasi WWF del Cervo e della Luna e la Fattoria Molto Sociale, cercando di coniugare cura dell’ambiente e riscatto socia le. Un elenco di nomi che meritano uno spazio e un’attenzione che va oltre questo calendario. Nomi che significano poco per chi non li conosce ma tanto per le migliaia di persone che in questi 20 anni hanno conosciuto Domus de Luna. Alle volte signifi­cano tutto.

20 anni e tanti progetti ancora in divenire. Non solo nei luoghi che sono ormai Domus de Luna ma anche nelle carceri e negli ospedali, oltre che nelle scuole. Sempre cercando di dare risposta nuova a diritti non rispettati, a bisogni non riconosciuti.

Pensando innanzitutto a chi sarà dopo di noi, a chi tra 20 anni sarà Domus de Luna.

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